Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale

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E’ possibile fare radioastronomia amatoriale? Se già possiedi una montatura equatoriale (quelle usate con i telescopi ottici) con almeno 50 kg di capacità di carico e con attacco tipo Losmandy (come una EQ8), grazie ai prodotti sviluppati da Radio2Space potete convertire il vostro telescopio in un radiotelescopio e iniziare il tuo programma di radioastronomia amatoriale senza la necessità di avere elevate conoscenze di radioastronomia.

Un radiotelescopio è composto da un’antenna che raccoglie le onde in arrivo dallo spazio (il corrispondente del tubo ottico in un normale telescopio), una montatura che insegue gli oggetti in cielo (come quella equatoriale che gli astrofili solitamente usano ma, che nei radiotelescopi professionali, è solitamente altazimutale), il ricevitore che amplifica il segnale radio (che corrisponde alla camera CCD di un telescopio amatoriale) e il back-end che registra i dati e li elabora (corrispondente al computer con il software con cui gli astrofili controllano il telescopio e catturano le immagini con la camera).

 

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: l'antenna installata sulla montatura equatoriale.

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: l’antenna installata sulla montatura equatoriale.

 

Se possedete una montatura equatoriale computerizzata avete già uno dei componenti di questo sistema e, se questa ha capacità di carico di almeno 50 Kg e attacco per telescopi con piastra tipo Losmandy (come, ad esempio, una EQ8 SynScan) allora potete installarci sopra la nostra antenna parabolica WEB230-5 da 2,3 metri di diametro. Gli astrofili possono così utilizzare le stesse funzioni della loro montatura per sostenere la parabola (come fanno per il loro tubo ottico) usando questo sistema in modo molto simile a quello a cui sono già abituati (la montatura non richiede alcuna modifica). La differenza principale è che non ci sarà più un oculare a cui avvicinare l’occhio per vedere l’immagine ma la parabola raccoglierà onde radio (di diversa lunghezza d’onda rispetto al visibile) in arrivo dalla zona di cielo puntata dalla montatura. Ad esempio, puntando la Luna non ne vedrete l’immagine a cui siete abituati ma ne catturerete l’emissione radio, espressione (se analizzata nelle microonde cioè nelle onde radio ad alta frequenza) della sua temperatura superficiale (il radiotelescopio a microonde può essere immaginato come uno strumento per misurare la temperatura a distanza).

 

Devo avere avanzate conoscenze di tecniche radio o devo essere un radioamatore per usare il radiotelescopio? No, i nostri prodotti sono semplici da usare: tutti gli astrofili possono usare i nostri radiotelescopi. Tutti i componenti radio dello strumento sono pre-installati e basta premere il pulsante di accensione per cominciare a registrare le onde radio in arrivo dallo spazio.

 

Quando la montatura viene accesa, solitamente dovete allinearla sulle stelle. Tuttavia, usando la montatura come un radiotelescopio compatto per la radioastronomia amatoriale, non vedrete più esattamente dove questa punta (le stelle hanno un’emissione di onde radio troppo debole per essere rilevate da un radiotelescopio amatoriale). Ecco perché Radio2Space ha sviluppato una speciale tecnologia, integrata nel software di controllo dei radiotelescopi, per consentire all’utente di allineare la montatura sulle sorgenti radio che non è possibile osservare direttamente.

 

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: nella sala di controllo, il ricevitore è connesso al radio telescopio esterno e invia i dati registrati al computer di controllo con il software RadioUniversePRO.

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: nella sala di controllo, il ricevitore è connesso al radio telescopio esterno e invia i dati registrati al computer di controllo con il software RadioUniversePRO.

 

Avete così installato la parabola sulla montatura e, grazie al particolare sistema di bilanciamento della WEB230, potete usarla come un normale tubo ottico. Le onde radio in arrivo dallo spazio sono però molto deboli e hanno perciò bisogno di essere amplificate. Questo è il compito dell’apparato ricevente (come il H142-One) che gli astrofili possono immaginare come la camera CCD del loro telescopio. E’ composto da un amplificatore a basso rumore (LNA) che si installa sul punto di fuoco della parabola insieme all’illuminatore che serve a selezionare correttamente le onde riflesse dalla parabola verso l’LNA. Questo invia il segnale raccolto, attraverso un cavo coassiale, al ricevitore il cui compito è quello di amplificarlo il più possibile mantenendo al minimo il rumore di fondo del sistema.

Ora siete in grado di puntare l’antenna verso una precisa area di cielo e registrarne l’emissione radio. Gli astrofili sono abituati a vedere immagini (una delle applicazioni più interessanti dei telescopi è proprio quella dell’astrofotografia) e i nostro radiotelescopio compatto, grazie allo speciale software RadioUniversePRO, consente di registrare l’emissione radio, spettri, transiti o radio immagini dell’area del cielo che vogliamo studiare in maniera semplice. In questo modo chiunque può iniziare in radioastronomia senza avere una profonda conoscenza tecnica o astrofisica.

 

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: il software RadioUniversePRO consente di allineare il radiotelescopio sulle sorgenti che non riesci a vedere a occhio e a realizzare radio mappe degli oggetti.

Un radiotelescopio compatto per radioastronomia amatoriale: il software RadioUniversePRO consente di allineare il radiotelescopio sulle sorgenti che non riesci a vedere a occhio e a realizzare radio mappe degli oggetti.

 

A differenza di un normale telescopio ottico, un radiotelescopio funziona perfettamente anche di giorno e, se registriamo la frequenza di 1420 MHz, anche in condizioni di maltempo. Bisogna però ricordarsi che le montature equatoriali dei telescopi non sono impermeabili. Se volete mantenere il radiotelescopio permanentemente installato sul campo, dovrete proteggerlo con una adeguata struttura come una cupola. Un’altra possibilità è quella di muovere il radiotelescopio (visto che è compatto), con l’aiuto di qualche persona, quando non in uso (o quando le condizioni meteo sono cattive).

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