Radio2Space è orgogliosa di essere presente allo SpaceCom 2018 di Houston, l’evento di due giorni in cui la NASA, le agenzie aerospaziali e l’industria si uniscono per collegare le tecnologie spaziali all’innovazione aziendale! L’evento prevede sessioni di conferenze, una sala espositiva ricca di vetrine con tecnologia all’avanguardia e un Summit di imprenditori che promette di trasformare i mercati.
Radio2Space è nello stand dell’Italian Trade Agency, con i nostri radiotelescopi Radio2Space per radioastronomia e comunicazione satellitare. Qui mostriamo il nostro ricevitore per radioastronomia H142-One collegato a un computer che esegue il nostro software di controllo ed elaborazione RadioUniversePRO per i radiotelescopi SPIDER. Parliamo anche di come siamo in grado di preparare soluzioni personalizzate per utilizzare i nostri radiotelescopi per applicazioni di comunicazione satellitare.
SpaceCom 2018: lo stand Radio2Space
SpaceCom 2018: all’entrata dell’evento.
SpaceCom 2018: lo stand della NASA.
SpaceCom 2018: parlando dei nostri radiotelescopi per la comunicazione satellitare
Durante un evento speciale di SpaceCom 2018, Filippo Bradaschia ha presentato i radiotelescopi Radio2Space e ha mostrato come le agenzie spaziali e gli istituti sono ora in grado di possedere e gestire la propria stazione di terra utilizzando i radiotelescopi Radio2Space. Si è concentrato sulle possibilità ora offerte da questi radiotelescopi dal costo contenuto e sui vantaggi dell’uso di strumenti compatti in molte applicazioni. Filippo ha anche introdotto gli sviluppi che Radio2Space sta creando per questi strumenti, riferendosi in particolare alle capacità interferometriche dei radiotelescopi.
SpaceCom 2018: Filippo Bradaschia mostra le applicazioni dei radiotelescopi
Filippo Bradaschia, Radio2Space CEO e co-fondatore
L’evento è stato un grande successo e siamo molto felici di farne parte e mostrare i nostri innovativi radiotelescopi. E naturalmente, subito dopo l’evento, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il NASA Space Center di Houston, che fine settimana fantastico!
Taurus A è la radio sorgente nella costellazione del Toro che corrisponde alla Nebulosa del Granchio (M1), il resto di supernova esplosa il 4 luglio 1054 e annotata da astronomi cinesi ed arabi del tempo. Da allora la nube di gas si è espansa ed oggi è grande oltre 6 anni luce. In questo articolo vediamo come il radiotelescopio SPIDER l’ha “scoperta” catturandone le onde radio emesse e convertendole in una radio mappa, una vera e propria fotografia in onde radio di questa nebulosa. Infatti si ritiene che Taurus A emetta onde radio per radiazione di sincrotrone causata da elettroni in veloci moti a spirale attorno alle linee di campo magnetico generati dalla pulsar al suo interno. Grazie alla grande antenna e al ricevitore H142-One a 1420 MHz il radiotelescopio SPIDER è riuscito a registrarne facilmente il debole segnale e, grazie alla precisa montatura e al sistema di puntamento, ha generato una radio mappa con la stessa tecnica usata dai radio telescopi professionali.
Studiare il cielo alla frequenza di 1420 MHz ha diversi vantaggi tra cui la possibilità di catturare onde radio anche di giorno e attraverso le nuvole. Ma a questa frequenza l’emissione elettromagnetica di molte radiosorgenti è piuttosto debole (infatti i radiotelescopi professionali utilizzano antenne di grandissimo diametro e sono molto costosi). Alla frequenza di 1420 MHz le radio sorgenti più forti sono:
Sole: flusso di circa 40000 Jansky
Cassiopea A: flusso di circa 2400 Jansky
Centaurus A: flusso di circa 1700 Jansky
Cygnus A: flusso di circa 1600 Jansky
Sagittarius A: flusso di circa 1600 Jansky
Vela X: flusso di circa 1600 Jansky
Taurus A (M1): flusso di circa 875 Jansky
Orion A (M42): flusso di circa 520 Jansky
NGC2237: flusso di circa 260 Jansky
Taurus A (M1) registrata dal radiotelescopio SPIDER: il radiotelescopio SPIDER 300A usato per questo articolo, sullo sfondo il centro visite Marcello Ceccarelli a Medicina (Bologna).
Con lo SPIDER, il Sole è così forte che possiamo usarlo come sorgente radio di riferimento per allineare la montatura sul cielo. Tutte le altre sorgenti radio sono più deboli ma l’elevata sensibilità del radiotelescopio SPIDER consente comunque di registrarle. Per verificarlo, abbiamo utilizzato il radiotelescopio SPIDER 300A installato al centro visitatori Marcello Ceccarelli a Medicina (Bologna, Italia – vicino ai radiotelescopi professionali dell’INAF) per registrare una mappa radio di Taurus A e usando il software di controllo RadioUniversePRO che viene fornito con il radiotelescopio SPIDER.
Un radiotelescopio è diverso da un telescopio ottico per molti aspetti: uno di questi è che raccoglie le onde radio da una singola area nel cielo. Solo per fare un esempio, è come avere un telescopio con camera CCD dotata di un unico grande pixel. Per creare mappe radio, la tecnica consiste nel muovere l’antenna con piccoli movimenti e, per ogni posizione del cielo, registrare onde radio provenienti dallo spazio inseguendo il movimento apparente del cielo. Quindi l’antenna SPIDER viene spostata in una nuova posizione e registra il valore di pixel successivo. Per ogni pixel, il software RadioUniversePRO calcola la quantità totale di onde radio catturate e visualizza questo valore con un colore basato su una scala di colori scelta dall’utente.
Taurus A (M1) registrata dal radiotelescopio SPIDER: la creazione di una radio mappa con il software RadioUniversePRO
Il software RadioUniversePRO consente di puntare il radiotelescopio verso la corretta posizione in cielo della radiosorgente da studiare, visualizzare in tempo reale lo spettro della banda in frequenza evidenziando così eventuali segnali artificiali (che possono quindi essere filtrati) e definire le caratteristiche della radiomappa che vogliamo registrare come:
Dimensioni in gradi (AR e DEC)
Separazione tra ogni pixel
Tempo di integrazione per ogni pixel
Tipo di scala colori per la visualizzazione
Stretching dell’istogramma
Eventuale visualizzazione con curve di livello
Taurus A (M1) registrata dal radiotelescopio SPIDER: il software RadioUniversePRO durante la cattura della radiomappa di Taurus A
Abbiamo quindi lanciato una cattura durata circa 3 ore, impostando in RadioUniversePRO i seguenti parametri:
Dimensioni della mappa: 15 x 15 gradi
Separazione tra ogni pixel: 0,4 gradi
Tempo di integrazione per ogni pixel: 5 secondi
Il risultato è la mappa che riportiamo nell’immagine sotto. Potete facilmente notare l’incremento del segnale al centro dell’immagine, corrispondente alla posizione di Taurus A. L’incremento del segnale visibile in alto a destra nell’immagine è la Via Lattea, infatti Taurus A non giace perfettamente sul piano della nostra galassia ma è distante qualche grado (come confermato dalla radio mappa). L’immagine sotto mostra la stessa radiomappa ma visualizzata con le curve di livello.
Taurus A (M1) registrata dal radiotelescopio SPIDER: radiomappa di Taurus A registrata con il radiotelescopio SPIDER
Taurus A (M1) registrata dal radiotelescopio SPIDER: visualizzazione con curve di livello della radiomappa di Taurus A
Abbiamo così dimostrato che, grazie all’elevata sensibilità e precisione di puntamento del radiotelescopio SPIDER, è possibile realizzare radiomappe anche di deboli radiosorgenti utilizzando le stesse tecniche impiegate dai radiotelescopi professionali!